Intervento mininvasivo di protesi all’anca e recupero rapido
31/05/2024L’anca dolente può avere diverse cause: infiammazione dell’articolazione (artrite), traumi come cadute o incidenti; malformazioni e altri problemi quali malattie metaboliche, ecc.
Quando è necessario intervenire per impiantare la protesi?
Con l’approccio mininvasivo, oggi la chirurgia dell’anca ha fatto grandi passi avanti, permettendo di risolvere diversi problemi articolari e di tornare rapidamente alle tue normali attività.
Cos’è una protesi all’anca?
La protesi è formata da quattro componenti:
• Coppa acetabolare: in titanio, viene fissata all’osso del bacino.
• Inserto: in polietilene reticolato (spesso arricchito con la vitamina E), è la superficie su cui scorre la testina femorale.
• Testina femorale: in ceramica o in oxinium, si collega allo stelo.
• Stelo: in titanio, viene inserito nel canale femorale.
Questi impianti sono privi di nichel (nichel free).
La protesi può essere fissata all’osso con due modalità:
• A pressione: l’osso cresce intorno alla protesi, fissandola saldamente.
• Con cemento: usato in caso di osso fragile (ad esempio, grave osteoporosi).
Tipologie di impianti protesici dell’anca.
La protesi è disponibile in diverse misure e modelli, per adattarsi perfettamente alla tua anatomia. La scelta del modello di protesi da utilizzare è effettuata dal Dottor Panti in base alla valutazione di diversi parametri: età del paziente, solidità dell’osso, danno articolare, patologie di base, peso, ecc. Selezionerà quella più adatta alle tue esigenze.
Quando è necessaria una protesi all’anca?
Nel momento in cui avviene l’esordio della patologia è opportuno ascoltarsi ed andare dallo specialista. Intervenire precocemente, infatti, può rallentare il progredire della malattia con l’applicazione di terapie mediche e fisiche.
Ecco perché è importante non sottovalutare il dolore all’anca.
Nelle fasi avanzate, invece, il dolore è forte e costante, ed è difficile camminare e svolgere le normali attività. In questi casi, l’intervento chirurgico può essere la soluzione.
Intervento chirurgico: Chirurgia mininvasiva dell’anca.
Il Dottor Panti, insieme alla sua équipe specializzata, si occupa di chirurgia protesica mini-invasiva con accesso anteriore e protesica di revisione dell’anca. Questo approccio innovativo offre numerosi vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali. Uno dei principali benefici è la riduzione dello stress operatorio e delle complicazioni, permettendo un recupero veloce. Questo significa che si torna alla vita normale più rapidamente.
L’anestesia è spinale, calibrata sul paziente, e permette di recuperare rapidamente senza bisogno di ricovero per la riabilitazione. Le strutture anatomiche vengono preservate, riducendo il rischio di lussazione, così il paziente può muoversi liberamente e camminare con il pieno carico subito dopo l’intervento.
Il Dottor Panti opera esclusivamente presso Villa Serena di Ospedali Privati di Forlì.
Quali sono le complicazioni più comuni dopo un intervento di protesi all’anca?
Prima di sottoporsi ad un intervento, è opportuno conoscere quali sono le complicanze che possono verificarsi.
Quelle a nostro avviso più gravi sono le fratture e le infezioni.
Le fratture possono essere intraoperatorie, in quanto possono avvenire durante il gesto chirurgico, anche per circostanze patologiche dell’osso misconosciute. Solitamente vengono gestite e l’inconveniente che ne consegue è l’allungamento del tempo di degenza.
Mentre le infezioni si manifestano o nell’immediato post-operatorio o tardivamente (fino a 24 mesi). Purtroppo, l’infezione richiede il trattamento con un infettivologo e spesso richiede anche l’espianto dell’impianto protesico, per permettere la guarigione del corpo.
Dopo l’intervento è necessaria la fisioterapia?
Subito dopo l’intervento, inizia un programma di riabilitazione personalizzato che aiuterà il paziente a guarire e a tornare a muoversi come prima. Il programma è creato dal Dottor Panti e dai fisioterapisti facenti parte della sua équipe.
Ha inizio in ospedale, subito dopo l’intervento, e deve proseguire dopo la dimissione con l’aiuto di un professionista fisioterapista. L’importante è seguire scrupolosamente gli esercizi che vengono prescritti.
Quanto dura la Protesi?
Grazie alle moderne tecniche e alle tecnologie innovative, le protesi utilizzate sono resistenti e durature, assicurando un risultato a lungo termine. Gli impianti sono garantiti e certificati dalle ditte costruttrici. Hanno una durata di circa 20 anni, a meno che non ci sono complicanze come scollamento o infezioni.
Recupero post intervento protesi anca: cosa aspettarsi e i benefici.
La chirurgia mininvasiva permette di offrire al paziente un rapido recupero post-operatorio e un’elevata funzionalità articolare. Orthocare grazie al protocollo Requick fa si che i pazienti riprendano a camminare dalla sala operatoria dopo circa 40 minuti dall’intervento e vengano dimessi dopo circa 3-4 giorni.
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