Cos’è il protocollo REQUICK?


REQUICK è un percorso di recupero facile e veloce.



Questo percorso combina una tecnica chirurgica minimamente invasiva con un protocollo di riabilitazione mirato, permette un recupero rapido e una gestione del dolore ottimale. La stragrande maggioranza dei pazienti riprende l’autonomia funzionale subito dopo il risveglio dall’anestesia, torna in camera dalla sala operatoria camminando, affrontando le scale senza restrizioni nei movimenti.



REQUICK mira a perfezionare le fasi del processo chirurgico e riabilitativo, consentendo a tutte e due le categorie di pazienti (intervento all’anca e al ginocchio) di riprendere a camminare direttamente dalla sala operatoria.
Questo accelera ulteriormente il percorso di recupero e riduce la durata della degenza ospedaliera, che, generalmente è di 4 giorni per i pazienti operati di protesi all’anca e di 5 giorni per quelli operati di protesi al ginocchio.
Inoltre, le complicanze post-operatorie sono ampiamente ridotte.


Le figure fondamentali per
il protocollo REQUICK


Gli interventi vengono seguiti da un team specializzato formato da:


Orthocare chirurgo

Chirurgo

Orthocare anestetista

Anestetista

Orthocare infermiere

Infermiere

Orthocare fisioterapista

Fisioterapista


Quanto dura l’intervento?

Se non ci sono imprevisti o condizioni particolari:

  • Protesi all’anca è mediamente di 30 minuti.
  • Protesi al ginocchio è mediamente di 60 minuti.


Quanto dura la degenza?

  • La degenza per un intervento di protesi all’anca è di 4 giorni dal ricovero.
  • La degenza per un intervento di protesi al ginocchio è di 5 giorni dal ricovero.


Se ci fossero complicanze a casa?

Le complicanze più comuni che si possono verificare e che si considerano normali nel post-operatorio:

  • Febbre 37° - 38,5°.
  • Gonfiore.
  • Sanguinamento dalla ferita.
  • Ematoma che si manifesta dopo 2-3 giorni e che può interessare tutto l’arto.
  • Trasfusioni di sangue (in genere 3° giornata).
  • Nausea (da farmaci).

Il Dottore e la sua equipe rimangono a disposizione e possono essere consultati telefonicamente o tramite mail per ogni necessità.
In caso di bisogno, possono essere programmate visite specifiche al di là dei controlli stabiliti e in ogni caso ogni paziente viene contattato periodicamente per conoscere l’evoluzione del decorso post operatorio fino al primo controllo previsto dopo circa 40 giorni dall’intervento.


Quali movimenti posso o non posso fare?

  • È possibile da subito effettuare ogni movimento.
  • Si riprende a camminare e a scendere e salire le scale già in sala operatoria.
  • Non occorre utilizzare il cuscino per tenere distanziate le gambe.
  • Non occorre utilizzare rialzi per la seduta o alza water.
  • Si possono accavallare le gambe senza rischi.


Consigli utili?

È di cruciale importanza migliorare e stabilizzare le condizioni generali prima dell’intervento; per questo è consigliata la cura dei seguenti aspetti:

  • Aspetto nutrizionale: poiché è oramai noto che le condizioni quali ad esempio obesità, diabete e malnutrizione, aumentano il rischio di sviluppare complicanze intra e post-operatorie si consigliano esami volti a verificare l’assenza di suddette problematiche.
    In caso di obesità si consiglia una consulenza specialistica per la perdita di peso (bmi range consigliato- kg/m2 al di sotto di 30) .
    Inoltre è consigliato un incremento dell’apporto proteico almeno un mese prima dall’intervento.
  • Disturbi emotivi e psicologici che comprometterebbero la buona riuscita del protocollo stesso; se necessario si consiglia al paziente una consulenza specifica per avviare un percorso di supporto psicologico.
  • Attività fisico/muscolare: è fortemente consigliato lo svolgimento di attività mirate a favorire il trofismo muscolare quali attività in palestra, nuoto, bike, camminata veloce. nei soggetti meno sportivi o maggiormente limitati funzionalmente si consiglia il supporto di un fisioterapista per la realizzazione di un programma motorio individualizzato. la preparazione deve iniziare almeno tre settimane prima della data dell’intervento, se viene intrapreso un programma motorio con accessi dal fisioterapista si consigliano almeno 5 sedute, unite ad un lavoro a casa nelle restanti giornate.

Che tipo di anestesia viene fatta?

Quasi sempre l’anestesia è spinale “rapida” calibrata sul paziente e la tecnica chirurgica.

  1. L’anestesista conosce perfettamente la tecnica operatoria.
  2. La storia sanitaria delle malattie di base del paziente.
  3. I tempi medi di durata dell’intervento.
  4. L’ago viene inserito a livello della regione lombare nello spazio tra la quarta e la quinta vertebra.
  5. All'anestesia spinale si associa una sedazione per consentire il riposo durante l’intervento ed evitare stress psicologici.
  6. Solitamente l’effetto dell’anestesia termina 1 ora dopo la fine dell’intervento.


Che tipo di complicanze e controindicazioni possono esserci?

  • Le complicanze (rare) sono la cefalea al momento di alzarsi e la ritenzione delle urine che si riducono tanto più si riduce la durata.
  • Le controindicazioni assolute sono le infezioni nel punto da pungere e le gravi alterazioni della coagulazione del sangue per malattia o per farmaci.
  • Non sono controindicazioni le ernie discali o tutti gli interventi nella zona lombare, seppure aumentano la difficoltà di esecuzione.


Viene utilizzato il drenaggio?

Salvo casi particolari il drenaggio non viene utilizzato, ciò favorisce la libertà dei movimenti da subito. La formazione di un ematoma, anche esteso, è una complicanza minore che si risolve generalmente in maniera spontanea e nel giro di qualche settimana dall’intervento.


Quali sono le fasi del processo riabilitativo?

  • Prima fase ripresa immediata della mobilità.
  • Seconda fase ripresa delle attività della vita quotidiana, entro il primo mese.
  • Terza fase ripresa della vita lavorativa non pesante e di svago (circa dopo 1-3 mesi).
  • Quarta fase ripresa dell’attività lavorativa pesante e dello svago (circa dopo quattro mesi).


Controlli post-operatori?

  • Dopo 30 giorni dall’intervento con radiografie di controllo.
  • Dopo 60 giorni (consigliati).
  • Dopo 90 giorni (consigliati).
  • Dopo sei mesi dall’intervento con radiografie di controllo.
  • Dopo un anno dall’intervento con radiografie di controllo.

Il Dottor Alessandro Maria Panti spiega cosa succede prima, durante e dopo un intervento protesico.



Video testimonianze dei pazienti operati con il protocollo Requick

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Cos’è il protocollo REQUICK?


REQUICK è un percorso
di recupero facile e veloce.


Questo percorso combina una tecnica chirurgica minimamente invasiva con un protocollo di riabilitazione mirato, permette un recupero rapido e una gestione del dolore ottimale. La stragrande maggioranza dei pazienti riprende l’autonomia funzionale subito dopo il risveglio dall’anestesia, torna in camera dalla sala operatoria camminando, affrontando le scale senza restrizioni nei movimenti.



REQUICK mira a perfezionare le fasi del processo chirurgico e riabilitativo, consentendo a tutte e due le categorie di pazienti (intervento all’anca e al ginocchio) di riprendere a camminare direttamente dalla sala operatoria. Questo accelera ulteriormente il percorso di recupero e riduce la durata della degenza ospedaliera, che, generalmente è di 4 giorni per i pazienti operati di protesi all’anca e di 5 giorni per quelli operati di protesi al ginocchio. Inoltre, le complicanze post-operatorie sono ampiamente ridotte.


Le figure fondamentali per il protocollo REQUICK


Gli interventi vengono seguiti
da un team specializzato formato da:


Chirurgo

Anestetista

Infermiere

Fisioterapista


Quanto dura l’intervento?

Se non ci sono imprevisti o condizioni particolari:

  • Protesi all’anca è mediamente di 30 minuti.
  • Protesi al ginocchio è mediamente di 60 minuti.


Quanto dura la degenza?

  • La degenza per un intervento di protesi all’anca è di 4 giorni dal ricovero.
  • La degenza per un intervento di protesi al ginocchio è di 5 giorni dal ricovero.


Se ci fossero complicanze a casa?

Le complicanze più comuni che si possono verificare e che si considerano normali nel post-operatorio:

  • Febbre 37° - 38,5°.
  • Gonfiore.
  • Sanguinamento dalla ferita.
  • Ematoma che si manifesta dopo 2-3 giorni e che può interessare tutto l’arto.
  • Trasfusioni di sangue (in genere 3° giornata).
  • Nausea (da farmaci).

Il Dottore e la sua equipe rimangono a disposizione e possono essere consultati telefonicamente o tramite mail per ogni necessità.
In caso di bisogno, possono essere programmate visite specifiche al di là dei controlli stabiliti e in ogni caso ogni paziente viene contattato periodicamente per conoscere l’evoluzione del decorso post operatorio fino al primo controllo previsto dopo circa 40 giorni dall’intervento.


Quali movimenti posso o non posso fare?

  • È possibile da subito effettuare ogni movimento.
  • Si riprende a camminare e a scendere e salire le scale già in sala operatoria.
  • Non occorre utilizzare il cuscino per tenere distanziate le gambe.
  • Non occorre utilizzare rialzi per la seduta o alza water.
  • Si possono accavallare le gambe senza rischi.


Consigli utili?

È di cruciale importanza migliorare e stabilizzare le condizioni generali prima dell’intervento; per questo è consigliata la cura dei seguenti aspetti:

  • Aspetto nutrizionale: poiché è oramai noto che le condizioni quali ad esempio obesità, diabete e malnutrizione, aumentano il rischio di sviluppare complicanze intra e post-operatorie si consigliano esami volti a verificare l’assenza di suddette problematiche.
    In caso di obesità si consiglia una consulenza specialistica per la perdita di peso (bmi range consigliato- kg/m2 al di sotto di 30) .
    Inoltre è consigliato un incremento dell’apporto proteico almeno un mese prima dall’intervento.
  • Disturbi emotivi e psicologici che comprometterebbero la buona riuscita del protocollo stesso; se necessario si consiglia al paziente una consulenza specifica per avviare un percorso di supporto psicologico.
  • Attività fisico/muscolare: è fortemente consigliato lo svolgimento di attività mirate a favorire il trofismo muscolare quali attività in palestra, nuoto, bike, camminata veloce. nei soggetti meno sportivi o maggiormente limitati funzionalmente si consiglia il supporto di un fisioterapista per la realizzazione di un programma motorio individualizzato. la preparazione deve iniziare almeno tre settimane prima della data dell’intervento, se viene intrapreso un programma motorio con accessi dal fisioterapista si consigliano almeno 5 sedute, unite ad un lavoro a casa nelle restanti giornate.


Che tipo di anestesia viene fatta?

Quasi sempre l’anestesia è spinale “rapida” calibrata sul paziente e la tecnica chirurgica.

  1. L’anestesista conosce perfettamente la tecnica operatoria.
  2. La storia sanitaria delle malattie di base del paziente.
  3. I tempi medi di durata dell’intervento.
  4. L’ago viene inserito a livello della regione lombare nello spazio tra la quarta e la quinta vertebra.
  5. All'anestesia spinale si associa una sedazione per consentire il riposo durante l’intervento ed evitare stress psicologici.
  6. Solitamente l’effetto dell’anestesia termina 1 ora dopo la fine dell’intervento.


Che tipo di complicanze e controindicazioni possono esserci?

  • Le complicanze (rare) sono la cefalea al momento di alzarsi e la ritenzione delle urine che si riducono tanto più si riduce la durata.
  • Le controindicazioni assolute sono le infezioni nel punto da pungere e le gravi alterazioni della coagulazione del sangue per malattia o per farmaci.
  • Non sono controindicazioni le ernie discali o tutti gli interventi nella zona lombare, seppure aumentano la difficoltà di esecuzione.


Viene utilizzato il drenaggio?

Salvo casi particolari il drenaggio non viene utilizzato, ciò favorisce la libertà dei movimenti da subito. La formazione di un ematoma, anche esteso, è una complicanza minore che si risolve generalmente in maniera spontanea e nel giro di qualche settimana dall’intervento.


Quali sono le fasi del processo riabilitativo?

  • Prima fase ripresa immediata della mobilità.
  • Seconda fase ripresa delle attività della vita quotidiana, entro il primo mese.
  • Terza fase ripresa della vita lavorativa non pesante e di svago (circa dopo 1-3 mesi).
  • Quarta fase ripresa dell’attività lavorativa pesante e dello svago (circa dopo quattro mesi).


Controlli post-operatori?

  • Dopo 30 giorni dall’intervento con radiografie di controllo.
  • Dopo 60 giorni (consigliati).
  • Dopo 90 giorni (consigliati).
  • Dopo sei mesi dall’intervento con radiografie di controllo.
  • Dopo un anno dall’intervento con radiografie di controllo.

Il Dottor Alessandro Maria Panti spiega cosa succede prima, durante e dopo un intervento protesico.





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